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Ciò che oggi viene comunemente chiamato “il tranvetto della Casilina”, è il residuo di più vasta ferrovia, la Roma – Fiuggi – Alatri – Frosinone (e diramazioni).

La ferrovia venne inaugurata il 12 giugno 1916 da Roma a Genazzano e prolungata l’anno successivo a Fiuggi – Alatri – Frosinone per una lunghezza di 113,908 km.

Tuttavia col passare degli anni la mancanza di finanziamenti, l’arretramento ingiustificato del capolinea a via Giolitti e la sempre maggiore concorrenza delle autolinee portarono a un lenta e inesorabile decadenza della linea.

Il 27 dicembre 1983 muore la tratta extraurbana e il servizio è limitato da Fiuggi a San Cesareo, ma di fatto, i treni si fermano a Pantano. La linea nel 2008 è ulteriormente arretrata a Giardinetti, capolinea attuale.

Ad oggi la ferrovia Roma – Giardinetti si sviluppa per un percorso di 9 km, servendo i quartieri Pigneto, Torpignattara, Centocelle, Torre Spaccata.

La recente attivazione della Metro C ha aperto la discussione sulla tratta in comune Centocelle – Giardinetti e più in generale sul futuro della ferrovia. L’unica proposta interessante fino ad ora è stata la limitazione della ferrovia e conversione in linea tranviaria “Circolare Sud”.

(Fonte: https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Ferrotranviario_slide.pdf)

circSUD

Tuttavia, perché cancellare il tratto Centocelle – Giardinetti?

A tal proposito sarebbe interessante valutare la proposta di prolungamento da Giardinetti verso Anagnina ricalcando in parte il progetto di metro leggera A-TA mai realizzato.

Si creerebbe un ottimo collegamento tra le periferie, utile agli studenti universitari di Tor Vergata, ai medici e ai pazienti dell’omonimo policlinico, oltre a costituire un forte nodo di scambio capace di intercettare gran parte del traffico proveniente dalla diramazione dell’A1.

(Fonte: http://www.cityrailways.net/studi-e-tecnica/2014/12/2/e-se-la-ex-roma-pantano-diventasse-la-metro-g.html)

 

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