mar 09 2015
Dal punto di vista dell’interazione uomo-macchina, la realtà aumentata (AR) si proporrà come tecnologia sempre più matura che permetterà lo sviluppo di nuove forme di comunicazione attraverso l’utilizzo di dispositivi mobili come smartphone, tablet e equipaggiamenti di bordo nei veicoli di trasporto pubblici e privati. Per esempio, puntando con la fotocamera di uno smartphone o un tablet un elemento della segnaletica stradale, attraverso le tecnologie AR sarà possibile attivare informazioni multimediali, come dati geografici e ambientali, modelli 3D, icone, fotografie e filmati, associati a quel segnale, sia di tipo pubblicitario sia di tipo informativo per la mobilità.
Nei prossimi anni l’utilizzo di applicazioni con funzioni di AR per gli smartphone aumenterà in maniera esponenziale. In quest’ambito si inserisce anche l’emergente settore delle tecnologie di interazione uomo-macchina, le quali non saranno più limitate all’interazione coi computer ma, più verosimilmente, con mezzi di trasporto privati a guida automatica o mezzi di trasporto pubblici nei quali l’AR sarà aperta non solo a scenari di business relativi all’advertising ma, evidentemente, anche al multimedia e più in particolare all’infotainment e all’infomobilità.
L’interazione tecnologica
L’integrazione tecnologica riguarderà anche le tecnologie di identificazione a radiofrequenza, attualmente RFID/NFC/ZigBee, le cui caratteristiche costruttive e operative subiranno un’evoluzione dovuta all’impiego di nuovi materiali basati sulle nanotecnologie. I sensori, sempre più miniaturizzati, permetteranno di “RFIDizzare” e quindi tracciare veicoli, persone, colli e singoli oggetti, integrando anche sensori di monitoraggio chimico-fisico, per esempio per analizzare condizioni anomale di trasporto, effettuare analisi di sicurezza multicriterio, etc.
A tali tecnologie si affiancheranno quelle di sensori multispettrali (luce visibile, infrarosso, ultravioletto, audio, etc.) caratterizzati da dimensioni sempre più ridotte e costi sempre più accessibili che ne permetteranno la penetrazione di massa attraverso i dispositivi portatili (smartphone e wearable sensor delle nuove generazioni). Tali tecnologie hardware saranno legate a tecnologie software per il riconoscimento di oggetti, persone o mezzi di trasporto attraverso algoritmi di object recognition, tracking, segmentazione e classificazione, i quali renderanno questi oggetti intelligenti (smart objects, smart cameras, etc.).
I benefici
Le reti costituite da tali oggetti si baseranno sull’utilizzo combinato di diverse misurazioni (data fusion); in tal modo verrà ampliato il contenuto informativo, riducendo al contempo il rischio di errori o falsi allarmi e aumentando l’efficienza complessiva del sistema. Ciò sarà realizzato mediante tecniche di sensor fusion che prevedono l’utilizzo combinato di più sensori per osservare un fenomeno fisico.
In altre parole, saranno realizzate reti di sensori intelligenti per il controllo e il monitoraggio di sistemi complessi, sviluppando algoritmi distribuiti per lo sviluppo di applicazioni basate sulla localizzazione di persone e cose, nonché sulla comunicazione tra loro attraverso il dispiegamento di dispositivi elementari a basso costo, a elevata affidabilità e capaci di monitorare l’ambiente fisico in cui sono immersi.
Misurando con tali sensori opportuni parametri di sistemi fisici e/o biologici, queste reti di sensori saranno utilizzate per la stima e la predizione di possibili situazioni di rischio o per il monitoraggio e il controllo medico, energetico, del traffico, etc., combinando il substrato fisico e tecnologico con quello algoritmico e applicativo facente uso delle succitate tecniche di intelligenza computazionale, utilizzate come metodologia di controllo e inferenza delle informazioni sottostanti alle misurazioni effettuate. Saranno dunque sviluppati servizi context-aware a disposizione di utenti che vogliono usufruire di un particolare servizio o sono fonte di scambio di specifici e personalizzati contenuti informativi.
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