ott 05 2015
Negli ultimi dieci anni il traffico passeggeri in Italia è cresciuto in linea con quello degli altri Paesi Europei con un tasso di crescita annuo medio del 4,8%, superiore a quanto registrato a livello mondiale.
Lo studio affidato da ENAC all’ATI One-Works NOMISMA-KPMG prevede che il traffico passeggeri negli scali nazionali raddoppierà nel periodo 2008-2030 (Figura 1), passando da circa 133 milioni di passeggeri nel 2008 a circa 266 milioni nel 2030 (CAGR +3,2%).
Figura 1- Previsione passeggeri negli aeroporti italiani
La crescita del traffico passeggeri nel nostro Paese è dovuta principalmente al traffico internazionale con tassi di crescita importanti soprattutto nelle tratte con i principali Paesi Europei (Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna) e in misura decisamente minore con l’Asia e l’Africa.
Attualmente in Italia esistono 112 aeroporti, di cui 11 esclusivamente di uso militare, 11 militari aperti al traffico civile e 90 aperti al traffico civile (Figura 2).
Figura 2 – Tipologia di aeroporti in Italia
Nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (P.G.T.L.) del 2001 è stato definito un Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT), inteso come insieme integrato di infrastrutture sulle quali si effettuano servizi di interesse nazionale ed internazionale costituenti la struttura portante del sistema italiano di offerta di mobilità delle persone e delle merci. La finalità del SNIT è quella di indirizzare gli investimenti infrastrutturali allo sviluppo di un sistema di reti fortemente interconnesso, che superi le carenze e le criticità di quello attuale, da conseguire nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e di sicurezza stabiliti dalla UE.
Per quanto riguarda gli aeroporti, nel SNIT è stato individuato un insieme minimo di infrastrutture aeroportuali comprendente i 23 scali che nel 1998 hanno avuto un traffico superiore a 500.000 unità, e che complessivamente movimentano circa il 99% dei passeggeri ed il 97% delle merci. Nel gruppo di 23 aeroporti del SNIT sono compresi gli scali di Roma Fiumicino e Roma Ciampino.
Per far fronte alla crescita del traffico passeggeri nei prossimi anni, dovranno essere eseguiti gli interventi di adeguamento e potenziamento già pianificati: molti aeroporti, infatti, presentano alcune criticità che dovranno essere risolte per consentire un livello adeguato di servizio. Proprio sul tema della pianificazione, è d’obbligo una prima riflessione sugli strumenti oggi in uso che dovranno essere sempre più caratterizzati da una doppia veste: da una parte sarà necessaria una pianificazione strategica a livello nazionale, dall’altra sarà indispensabile una pianificazione tattica a livello regionale e locale per giungere ad uno sviluppo coordinato ed intelligente dell’insieme di tutte le infrastrutture di trasporto.
Lo sviluppo degli scali aeroportuali italiani è quindi legato agli interventi di adeguamento e potenziamento già pianificati e alla realizzazione delle opere di connessione intermodale già programmate, dando priorità a quelle di collegamento con gli aeroporti intercontinentali strategici, cioè Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia.
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