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Adattabilità

L’adattabilità si riferisce alla produzione di servizi di trasporto pubblico pienamente adattati alle esigenze di mobilità dei singoli. Questo riguarda sia la rispondenza dei servizi alle esigenze di tutti gli utenti, che la loro adattabilità alle caratteristiche territoriali e socio-economiche della Regione.

I servizi di trasporto pubblico urbani ed extra-urbani dovranno essere flessibili impostati su percorsi e orari variabili in modo da garantire una totale copertura territoriale e temporale con servizi adattati in tempo reale alle esigenze di mobilità di tutte le categorie di utenti, pendolari, studenti, anziani, disabili, ecc..

L’adattabilità dovrà tradursi nell’attivazione di diverse tipologie di servizi, totalmente integrati tra loro, utilizzabili a seconda dei casi:

  • servizi ferroviari per spostamenti di grandi masse, di medio e lungo raggio, passanti l’area metropolitana romana, Espressi, Regionali e Metropolitani con Terminali Regionali e Metropolitani, differenziati in frequenza e per numero e tipo di fermate.
  • Servizi sui corridoi del trasporto pubblico, sedi riservate, per medio-alti volumi di traffico e tratte di medio/lungo raggio con l’uso di veicoli innovativi di grandi e medie dimensioni, che consentono automazione parziale e totale della guida e plotonamenti.
  • Servizi di adduzione alle linee a lunga percorrenza ferroviarie e ai corridoi flessibili negli orari, nei percorsi e nelle capacità dei veicoli;
  • Servizi di collegamento di breve-medio raggio, tra aree non connesse dalla ferrovia e dai corridoi;
  • Servizi a chiamata per utenti non sistematici e nelle aree a domanda debole;
  • Condivisione di autovetture per gli spostamenti di breve-medio raggio, basati sulla economia condivisa sharing economy, e gli smartphone.

La condivisione apre possibilità notevoli. I servizi di trasporto pubblico del futuro potranno contare su uno spettro di mezzi di trasporto più ampio rispetto a quelli attuali. I servizi di sharing di veicoli, utilizzati collettivamente o singolarmente, si stanno affermando in diversi modi, ma sono in crescita.

Accessibilità

L’accessibilità ai servizi di trasporto pubblico regionali dovrà essere garantita su tutto il territorio regionale, sia in ambito urbano che extra-urbano. I servizi dovranno, da un lato, essere facilmente raggiungili e, dall’altro, di facile utilizzo da parte degli utenti.

Un elemento importante dell’accessibilità sono le banchine, ancora inesistenti su molta parte della rete laziale, spesso progettate contro gli utenti, insufficienti per la sicurezza, non adeguate alla lunghezza dei convogli. Le banchine dovranno essere realizzate secondo lo stato dell’arte provviste di riparo dalle condizioni metereologiche, di sedute e appoggi di seduta, di informazioni statiche sui servizi, e prive di rischi per gli utenti e per il traffico veicolare.

Le banchine ben progettate migliorano l’accessibilità ai mezzi di trasporto, in particolare per gli anziani, i diversamente abili, ma anche le mamme con la carrozzina.

La posizione delle fermate e delle stazioni con le loro banchine devono favorire lo scambio modale e intermodale con la loro contiguità e prossimità. Ad esempio la distanza massima non deve superare i 100 metri e il percorso deve essere sicuro.

Tutti i veicoli devono consentire l’accessibilità alle carrozzelle.

Un aspetto diverso, ma altrettanto importante è l’accessibilità alle informazioni sul TPL.

L’obiettivo regionale è in questi anni è stato di sviluppare la Piattaforma Integrata di Infomobilità in modo che gli utenti possano, non solo essere informati in tempo reale su tutti i servizi di trasporto pubblico.

L’accessibilità viene garantita tramite devices portatili e applicazioni mirate, ma prevederà anche l’invio di informazioni da parte degli utenti, nell’ottica di uno sviluppo partecipato del trasporto pubblico. Questa informazione bidirezionale è importante per conoscere gli spostamenti, i comportamenti e le esigenze degli utenti così da produrre servizi di TPL adattati secondo quanto già detto in precedenza. Ma anche per prenotare un carsharing, comprare un titolo di viaggio, verificare la disponibilità di un servizio a destinazione, ecc..

La Piattaforma Integrata di Infomobilità dovrà adattarsi al rapido avanzamento tecnologico che consentirà, un futuro prossimo, di disporre in tempo reale di dati provenienti da diverse fonti. Si pensi, ad esempio, ai dati di monitoraggio del movimento dei veicoli, provenienti da floating vehicles equipaggiati con sistemi GPS (l’utilizzo di VMS da parte dei mezzi di trasporto pubblico è già oggi una realtà), o equipaggiati con on-board unit ad-hoc, capaci di dare quantità ingenti di informazioni aggiuntive su emissioni, consumi, rischio di incidentalità. Altresì utilizzabili saranno le informazioni trasmesse da smartphone, tablet e quelle provenienti da sistemi di comunicazione veicolo-infrastruttura (V2I) o veicolo-veicolo (V2V), in grado di segnalare, ad esempio, condizioni locali di perturbazione del traffico.

Tutte queste informazioni, non solo relative ai mezzi di trasporto pubblico, ma che, gradualmente, riguarderanno tutti i veicoli, dovranno essere utilizzate per:

  • Pianificare in tempo reale i servizi di TPL.
  • Informare gli utenti sullo stato dei servizi.
  • Orientare le scelte degli utenti in funzione delle disponibilità dei servizi e delle loro esigenze.
  • Personalizzare l’informazione sul singolo utente, in base ai suoi comportamenti e obiettivi