Società, demografia, economia globale
È possibile identificare una serie di tendenze che si stanno manifestando a livello europeo e non solo nazionale, e di lunga durata quali:
- il calo della popolazione con relativo invecchiamento;
- il fenomeno dell’urbanizzazione accompagnato dalla dispersione degli insediamenti;
- l’uso delle tecnologie della comunicazione e informazione e la conseguente flessibilizzazione del mercato del lavoro in termini spaziali e temporali.
Queste tendenze portano con sé rispettivamente delle ripercussioni in termini di:
- maggiore mobilità a causa delle elevate quote di spostamenti per il tempo libero;
- aumento della mobilità privata a causa dei limiti dei sistemi di trasporto pubblico convenzionale nel servire zone a basse densità;
- fenomeni di estensione delle ore di congestione nell’arco della giornata.
Allo stesso tempo:
- la globalizzazione che porterà ad economie più integrate vedrà presumibilmente una conseguente riduzione di fenomeni di de – localizzazione industriale;
- la crescita economica sarà rallentata a causa dell’invecchiamento della popolazione e dei vincoli alla spesa pubblica e agli investimenti dovuti al debito;
- l’affermazione della liberalizzazione dei servizi e della libera concorrenza sarà prevalente nei mercati.
Turismo, cambiamenti climatici, energia e ambiente
La crescita economica prevista nella maggior parte dei paesi, l’aumento della popolazione mondiale e delle persone anziane, in buone condizioni di salute, farà crescere il turismo internazionale.
I cambiamenti climatici cresceranno in intensità con l’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi. L’attesa crescita del prezzo del petrolio, se accompagnata da adeguate politiche energetiche, potrà incoraggiare l’uso di fonti energetiche alternative. L’Unione Europea è impegnata a:
- contenere aumento temperatura +2 °C sopra i livelli pre-industriali;
- ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020 del 20% rispetto al 1990;
- rendere la quota di energie rinnovabili nei trasporti entro il 2020 pari al 10% del consumo energetico del settore.
Le tendenze della mobilità negli ultimi dieci anni
Nell’ultimo decennio in Europa si sono riscontrate delle nuove tendenze nell’ambito della mobilità: in primis un sensibile calo nell’uso dell’auto che la crisi ha fatto ulteriormente accentuare. La tendenza ha portato ad un fenomeno di decoupling, cioè di separazione tra sviluppo economico e crescita della mobilità.
Durante il periodo 1995 – 2009 la percorrenza media delle auto si è ridotta del 25% in Italia, dell’8% in Germania, del 15% in Francia e del 13% nel Regno Unito.
Inoltre, l’Europa presenta globalmente il tasso di mortalità più basso e in continua diminuzione. L’Unione Europea ha adottato come obiettivo tendenziale il tasso zero.
Nelle città europee, infine, si è riscontrata una tendenza chiara e inequivocabile a sostegno di una politica a favore del trasporto pubblico. I risultati positivi, in termini di velocità e di emissioni, sono fortemente correlati agli efficaci sistemi di gestione della domanda di mobilità e del trasporto pubblico.
La trasmissione facile, rapida e molto economica delle informazioni ha permesso alle aziende dei paesi sviluppati di gestire sistemi logistici complessi su grandi distanze. Le filiere di approvvigionamento multinazionali si sono notevolmente allungate e frammentate. L’enorme sviluppo conseguente della logistica ha messo in primo piano le regioni con funzioni di porte, i così detti gateway e di snodi, hub, ossia dei punti centrali di arrivo/partenza /raccolta per la distribuzione in una determinata area geografica di carattere internazionale
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