Demografia
Il Lazio occupa 17.236 kmq di territorio italiano con una popolazione residente pari a circa 5.557.280 abitanti (dato al 1/1/2013) di cui circa il 73% nella Provincia di Roma.
La crescita demografica totale della regione degli ultimi dieci anni è stata costantemente positiva, con un incremento medio annuo pari all’1,1%.
I comuni che hanno registrato le percentuali più alte di aumento demografico (oltre il 50%) sono quelli a ridosso della Capitale come Fiumicino, Pomezia, Guidonia Montecelio, Fiano Romano, Capena e Ardea. Tale fenomeno è dovuto ad uno spostamento di popolazione da Roma verso l’esterno. Il Comune di Roma ha registrato, comunque, un lievissimo aumento percentuale.
L’invecchiamento della popolazione
Le statistiche mostrano una previsione di aumento demografico dovuto alla forte tendenza migratoria. Tra il 2004 e 2011:
- l’indice di vecchiaia, ossia il grado di invecchiamento della popolazione ha subito un aumentato di 9 punti percentuali (rapporto tra la popolazione con età superiore a 65 anni e la popolazione tra 0 e 14);
- l’indice di dipendenza strutturale (rapporto tra popolazione non attiva e quella attiva) aumentato di 2,8 punti percentuali;
- dalle indagini è emerso, inoltre, che la popolazione tende a invecchiare, soprattutto nelle province di Rieti, Frosinone e Viterbo.
Il PIL
Il valore del PIL (prodotto interno lordo) pro-capite a livello regionale (29.400 euro) supera quello medio italiano (26.000 euro), grazie al solo risultato di Roma (32.100 euro), a fronte di valori molto inferiori nelle altre province.
La crisi economico – finanziaria ha prodotto tra il 2007 e il 2009 una riduzione del PIL del Lazio del 4,9% (a prezzi costanti) inferiore alla media nazionale (-6,6%), accompagnata tuttavia da una minore capacità di ripresa. La crisi sembra aver ampliato la distanza tra l’economia capitolina e quella degli altri territori, considerando che soltanto Roma presenta una pur leggera crescita del PIL pro capite (+1,4%), mentre tutte le altre province registrano variazioni negative.
L’occupazione
Il tasso di occupazione regionale è cresciuto tra il 2004 e il 2008 per poi subire un decremento e un ritorno al valore del 2004. La provincia con il più alto tasso di occupazione è Roma, dal 2004 al 2012 il tasso si è mantenuto sempre al di sopra del 60%. La provincia di Frosinone ha il tasso più basso pari al 48,6%.
La struttura produttiva dei diversi territori evidenzia una più forte vocazione terziaria a Roma (ormai prevalente in tutte le province), più industriale nel basso Lazio e più “tradizionale” nell’area settentrionale, con un tessuto di piccole e medie imprese attive sia nel settore primario sia in quello industriale.
Motorizzazione e tasso di mortalità
Il Lazio ha un valore del tasso di motorizzazione del 7% più elevato della media nazionale (88,6 veicoli ogni 100 abitanti contro 81,2), con valori superiori alla media nazionale in tutte le province.
Relativamente al tasso di mortalità per incidenti stradali, si hanno in linea generale valori lievemente peggiori delle medie nazionali a livello sia regionale, sia provinciale sia di capoluogo di provincia. Nel confronto con le altre capitali europee, Roma mostra di avere valori assoluti dei morti per incidenti molto elevati.
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