La visione al 2030 – 2040 per i porti del Lazio è quella di dare vita ad un sistema integrato che veda il porto come elemento di accesso all’entroterra, con idoneo apparato stradale e ferroviario al suo servizio, in grado di assicurare elevati standard di servizi di mobilità sia passeggeri che merci. Il sistema portuale dovrà inoltre essere sviluppato in modo sostenibile in sinergia con i comparti economici coinvolti e con la vocazione propria del territorio. Gli obiettivi generali del sistema portuale così definito sono:
- rendere il Lazio il principale scalo crocieristico del Mediterraneo, accrescendo la produttività del comparto turistico e del relativo indotto;
- recuperare centinaia di migliaia di contenitori destinati al Lazio che scelgono di arrivare in altri porti italiani o destinati altrove ma che scelgono di arrivare ai porti del Nord Europa, ad oggi più competitivi. Il valore di questo obiettivo varia secondo l’efficienza della retroportualitàe dei servizi logistici e ferroviari dell’hinterland;
- rappresentare il capolinea di alcune linee di traffico con i Paesi non europei del bacino mediterraneo, creando così le condizioni anche per una miglior tenuta degli scali che effettuano transhipment rispetto ai competitori del fronte Sud;
- rappresentare la porta di accesso per nuovi traffici dai paesi del Maghreb e dell’Africa settentrionale in generale, attraverso servizi di Short Sea Shipping e linee di autostrade del mare, soprattutto per merci deperibili i cui consistenti traffici seguono oggi altre vie (Spagna, Francia, regioni del Nord Italia) per giungere nel territorio laziale;
- potenziare il settore della nautica e dello yachting accrescendone il mercato.
Sistema logistico
La visione si incentra sul Porto di Civitavecchia, dotato di un sistema logistico nell’immediato hinterland (distripark), un terminale retroportuale di riferimento nell’interporto di Orte, un efficiente collegamento ferroviario alla rete principale, e il sistema turistico – croceristico orientato a Roma. Il porto rappresenta la porta di ingresso principale per il territorio regionale del Lazio, così come alla piattaformaItalia logisica dell’Italia centrale (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo) mediante i collegamenti trasversali (land bridge Civitavecchia – Ancona), e quindi alla rete TEN-T, corridoio 3. Il porto di Civitavecchia rappresenterà il principale porto laziale. Nella visione del piano, il porto continuerà ad avere una vocazione croceristica, visti gli sviluppi infrastrutturali già in corso di opera ad oggi.
Per il comparto merci, gli obiettivi sono di incrementare il traffico contenitori, di potenziare il settore delle merci reefer, quello energetico, e quello delle merci speciali (macchinari, alta tecnologia), oltre che di realizzare un corridoio porto – dryport con l’interporto di Orte per l’instradamento ferroviario di merci sulle direttrici Nord – Sud.
Gli Scenari
Gli scenari di sviluppo del sistema portuale laziale nei suoi tre porti più rilevanti: Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta.
Non ci sono commenti