Porto-di-Civitavecchia-merci

Gli scenari evolutivi in termini di traffico merci e passeggeri e la realizzazione degli interventi infrastrutturali servono a valorizzare le specificità delle singole realtà portuali; a sfruttare la complementarietà tra i porti; a sviluppare una strategia per la logistica.

In Tabella 1 riportati i principali investimenti, relativi alle diverse realtà portuali, negli scenari Do Minimum e Do Everything. Per quanto al Porto di Civitavecchia, gli interventi sono stati numerati in tabella e sono indicati nel layout del porto in Figura 1.

Tabella1 Sistema portuale negli scenari Do Minimum e Do Everything.

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Figura 1 Layout del porto di Civitavecchia con gli interventi in corso e in programma.
Fonte: elaborazione CTL su dati Autorità Portuale di Civitavecchia.

 

Il sistema dei porti minori

Il sistema dei porti di Anzio, Nettuno, Terracina, Formia, Ponza, Ventotene, costituisce una realtà caratterizzata da funzioni e servizi dedicati prevalentemente al turismo a breve raggio, al diporto e al pendolarismo (collegamenti con le isole pontine).

Nel futuro, si prevede che tali scali si costituiscano come un sistema coordinato, con una pianificazione calata all’interno di una strategia territoriale regionale. A tale proposito lo studio “Linee guida per la redazione del nuovo Piano dei Porti e delle Coste”, predisposto dalla Regione Lazio nel 2011, si è incentrato sull’assetto territoriale delle coste laziali, sui porti, analizzando l’inquadramento urbanistico e ambientale, la valenza economica e turistica, la mobilità marittima e viaria. Lo studio è stato finalizzato a fornire elementi per la predisposizione del Piano di gestione integrata delle aree costiere della Regione Lazio. Gli elementi principali dello studio sono stati sintetizzati in tre macro aree della costa laziale, e specificamente:

  • Macro area Nord (Montalto di Castro-Cerveteri). Si evidenzia che il tratto di circa 40 km di costa (da Montalto di Castro a Civitavecchia) è sostanzialmente privo di strutture portuali. Sono possibili infrastrutturazioni di medie e picco le dimensioni per la nautica minore. Al fine di evitare rischi del fenomeno dell’erosione delle coste e nel rispetto della sostenibilità ambientale, si può intervenire con strutture snelle ed integrate con il territorio come luogo di aggregazione in sintonia col paesaggio naturale e culturale esistente. Nell’area insistono diverse zone classificate di importanza comunitaria (SIC) ed archeologica. Discreta è la valenza turistica del litorale e la domanda di nautica da diporto anche per la vicinanza con l’arcipelago toscano. I collegamenti viari sono di tipo a scorrimento veloce, con maggiori punti critici nella tratta Civitavecchia-Tarquinia. Da migliorare i nodi di scambio mare-ferro-gomma.
  • Macro area Centro (Ladispoli-Nettuno). In questa macro area sono in fase di approvazione o di realizzazione nuove infrastrutturazioni per la nautica maggiore. Si possono prendere in considerazione nella fascia nuove realizzazioni, su darsene interne o piccoli approdi, che diano continuità al sistema portuale capace di attirare un qualificato turismo nautico ed in grado di animare le marinerie locali promuovendo lo sviluppo sociale ed economico con la valorizzazione delle zone retrostanti. La zona è segnata da una forte presenza di industria turistica e cantieristica. Il baricentro è la città di Roma nella cui zona gravitano i Porti di Ostia e Fiumicino e, più a sud, Anzio e Nettuno. Sono previsti nei prossimi anni interventi per gli scambi intermodali specialmente intorno agli hub di Fiumicino e di Anzio. Area di forte valenza balneare, (la città di Anzio è stata classificata bandiera Blu per l’anno 2011) con presenza di alcune aree marine protette nella zona di Ladispoli, si presta, inoltre, in un quadro di strategia di sviluppo sostenibile, alla ricezione di strutture mobili e snelle stagionali, quali punti d’ormeggio, scali d’alaggio o rimessaggi a terra con servizi essenziali e di poco o alcun impatto, capaci di offrire all’utenza diversità di opportunità turistiche. Considerato il forte flusso di traffico, in special modo nei mesi estivi, lo studio ha proposto la realizzazione di una “metropolitana del mare” di collegamento con le principali località costiere e porti limitrofi.
  • Macro area Sud (Latina – Minturno – Isole). Fascia costiera rilevante dal punto di vista turistico ambientale e paesaggistico con la presenza di splendide spiagge, parchi ed aree marine protette e Comuni con Bandiera Blu. La vicinanza alle Isole Pontine, e più a sud con le isole campane di Ischia e Procida, determina una notevole richiesta di turismo nautico a fronte di una disponibilità di posti barca per la nautica sia maggiore che minore attualmente in sufficienti. Nella stessa zona sono attive le linee di collegamento con le isole pontine ed è allo studio forme di turismo per minicrociere intorno all’arcipelago pontino e campano per le quali sono auspicabili forme di collaborazione in sinergia con i piani e programmi dell’Autorità Portuale. La zona è supportata da una rete viaria, essenzialmente la via Pontina e via Flacca, particolarmente trafficata e congestionata e da una rete ferro viaria non adeguata. Auspicabile individuare nuove forme di capacità ricettiva di qualità capace di integrare e valorizzare il contesto naturale circostante. Possibili realizzazioni di nuove infrastrutturazioni per nautica minore anche, se compatibile idrogeologicamente, sfruttando i corsi d’acqua e i canali.